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“Io non dipingo, scrivo. E tuttavia da anni, scrivendo, mi sono reso conto che la scrittura, come in una specie di palinsesto in cui non vi sia nulla da cancellare, accumulandosi secondo la direzione del pensiero, non della convenzione (orizzontale) dello scrivere, andava assumendo forme che non solo erano separate, né separabili, dal ‘senso’: ma piuttosto lo integravano, lo spostavano variandolo, lo dilatavano, perfino lo irritavano, evidenziando il meccanismo stesso del comporre, il meccanismo del pensiero. Nella sua restituzione visuale, la forma ha cominciato ad attrarmi non come fatto di superficie, cosa che può accadere, in letteratura, quando non si abbia la capacità di controllare la forza creativa dal suo interno, ma come metafora immediata, diretta, del costruirsi labirintico, contraddittorio, circolare, del pensiero. Ciò che intendo non consiste dunque in un far discendere il senso, ma in un innalzare insieme l’iscrizione, quasi un gesto, sapendo che lo scrivere non è semplicemente comunicare, trasporre o tradurre, qualcosa che esisterebbe a priori nello scrivente, ma seguire, attrarre, distrarre, dislocare, cancellare, riprendere, eccetera ciò che potremmo definire forse un materiale informe che si chiarisce, si compone, nel suo stesso farsi, durante, fino ad un risultato che è solo una scelta, tanto casuale quanto soggettiva, fra altre scelte possibili” (Roberto Sanesi).
Convegno e mostra realizzati dall’Associazione Biblioteca Salita dei Frati in collaborazione con la SUPSI – Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana.

 

ISBN: 978.88.7795.153.3

Prezzo euro: 0.43

Collana: Oltre le frontiere

Numero collana:

Anno: 2004

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